Trasporto aereo: Bruxelles, i passeggeri vanno rimborsati se il volo ritarda

La Corte di Giustizi Ue riconosce valido il regolamento del 2004

L’avvocato generale della Corte
di Giustizia Ue ha proposto alla Corte di considerare valido il
regolamento, adottato nel 2004 dal Parlamento europeo e dal
Consiglio, che prevede un indennizzo e l’assistenza a terra per
i passeggeri aerei in caso di negato imbarco, ritardo o
cancellazione del volo.
L’avvocato generale, Leendert Adrie Geelhoed, ha quindi
confermato il regolamento adottato nel febbraio del 2004
dall’Europarlamento e dal Consiglio, contrariamente a cio’ che
affermano le compagnie aeree, che hanno fatto ricorso. Le
conclusioni dell’avvocato generale non sono vincolanti, ma in 9
casi su 10 vengono seguite dalla Corte nella formulazione della
sentenza.
Secondo il regolamento contestato, in caso di negato imbarco
i passeggeri hanno diritto a un imbarco su un volo alternativo
per la loro destinazione finale o al rimborso del biglietto,
all’assistenza (come pasti, alloggio in albergo e telefonate o
e-mail) e ad un indennizzo monetario fissato a seconda della
lunghezza del volo.
In caso di cancellazione, i passeggeri hanno diritto al
rimborso o ad un reimbarco su un volo alternativo e
all’assistenza. La compensazione puo’ essere versata soltanto se
la cancellazione avviene entro due settimane dalla data prevista
per la partenza, se il passeggero non puo’ essere imbarcato su
un volo alternativo in modo soddisfacente e se la compagnia
aerea non puo’ provare che la cancellazione e’ causata da
circostanze inevitabili e straordinarie.
In caso di un ritardo del volo superiore a un determinato
periodo di tempo a seconda della lunghezza del volo stesso,
infine, i passeggeri hanno diritto all’assistenza. Se il ritardo
e’ superiore a 5 ore, il regolamento prevede anche il rimborso.
L’Associazione internazionale del trasporto aereo (IATA) e
l’Associazione delle compagnie aeree a basso costo (ELFAA),
hanno impugnato davanti all’Alta Corte di giustizia britannica
la normativa del Regno Unito volta all’attuazione del
regolamento europeo. A sua volta, l’Alta Corte si e’ rivolta
alla Corte di Giustizia Ue.

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