Ue, aiuti a Ryanair fuori dal mercato comune

La Commissione ha seri dubbi su legittimità aiuti da Vallonia e aeroporto Charleroi

La Commissione Ue ”dubita” che gli aiuti concessi alla Ryanair dalla regione belga della Vallonia e dall’impresa pubblica che gestisce l’aeroporto di Charleroi ”possano essere compatibili con il mercato comune”. Lo segnala la gazzetta ufficiale della comunità europea pubblicando la procedura avviata a dicembre da Bruxelles per indagare sulla concessioni di aiuti statali al ‘super-economico’
vettore irlandese in occasione del suo insediamento, nel 2001, a Charleroi (in Vallonia, sud del Belgio). Fra i punti principali sollevati, si sottolinea che la concessione di ”una riduzione delle ‘tasse’ aeroportuali ad una sola compagnia aerea, in una convenzione bilaterale che non ha ricevuto alcuna pubblicità e che deroga a ciò che prevede la legge, equivale a concedere una deroga fiscale a una compagnia aerea”. Ricordando che tale concessione è valida ”su tutti i voli” e ”per una durata di 15 anni”, la gazzetta segnala inoltre che ciò mette la compagnia ”in una situazione più vantaggiosa nei confronti dei suoi concorrenti in partenza da Charleroi”. Sempre quest’ultimo aspetto è segnalato d’altra parte quando si ricorda ”l’assunzione a carico, da parte dell’amministratore dell’aeroporto (Bsca), di alcuni costi di gestione di servizi aerei”. La procedura avviata nei confronti della Ryanair era già stata preannunciata l’11 diciembre dalla commissario Ue ai Trasporti, Loyola De Palacio.
La procedura avviata da Bruxelles potrebbe creare le premesse per estendere “l’indagine” anche su altri scali.

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