”L’ Onu assuma una iniziativa forte, decisa e determinante inviando in Iraq i Caschi Blu a controllare cosa succede in quel paese ed i siti a rischio, impedendo così agli Stati Uniti di scatenare unilateralmente una guerra le cui conseguenze sono imprevedibili salvo sapere sin d’ora che provocherà la morte di milioni di civili e destabilizzerà i mercati”. La presa di posizione è della Presidenza di UnionTurismo, l’organismo nazionale cui aderiscono gli enti pubblici e privati attivi nel settore dell’ informazione e l’ accoglienza turistica che si dice anche ”preoccupata per le condizioni di vita in Iraq e terrorizzata dalla minaccia di un Saddam pronto alla guerra fino all’ ultimo bambino che significa andare verso la strage degli innocenti”. ”I venti di guerra – spiega il presidente Gianfranco Fisanotti – stanno mettendo in ginocchio il comparto turistico che non si era ancora ripreso dagli attentati terroristici agli Stati Uniti d’ America”. Per UnionTurismo l’ Onu ”deve prendere in mano la situazione lasciando ad altri il compito di mediare tra chi vuole la guerra e chi invece la ripudia o la considera una soluzione da ultima spiaggia; la posta in gioco è troppo alta”. La Presidenza di UnionTurismo giudica poi ”sorprendenti le dichiarazioni del Ministro Martino che, ancorché a titolo personale, sono contro la costruzione della pace e della distensione. La guerra – conclude Fisanotti – danneggia la pace e pregiudica lo sviluppo dei mercati e dell’ economia e una prova ne sono le flessioni dei flussi turistici”.