“Il nostro non può essere un prodotto industriale, perché si basa sull’attenzione al singolo cliente, viene costruito quasi su misura come un abito di sartoria, ma possiamo industrializzare i processi. Per essere più affidabili e per abbattere alcuni costi: anche se non facciamo la guerra dei prezzi, i nostri viaggi devono costare il giusto, non essere fuori mercato”. Così il general manager di Il Diamante, Massimo D’Eredità, alla presentazione dei tre nuovi cataloghi Africa, che durante l’incontro milanese con i giornalisti specializzati hanno chiamato “le nostre Afriche”: Sudafrica e Namibia, Tanzania e Kenya, Oceano indiano.
“L’Africa è uguale per tutti – ha detto Davide Bomben, product manager per l’Africa Equatoriale – ma noi vogliamo che i nostri ospiti vivano un’esperienza indimenticabile. Lo facciamo con le mille attenzioni in ogni momento del loro soggiorno, lavorando sul posto per sapere esattamente cosa proporre e in quale momento dell’anno, formando guide che parlano italiano e che conoscono le esigenze del viaggiatore italiano, lavorando con le persone del luogo che così non ci vedono come dei colonizzatori ma come ospiti che rispettano il loro territorio”.
Proprio dalla conoscenza del territorio è nata l’idea dei Glamping: soggiornare in tende di lusso nelle quali non mancano i comfort ma che consentono di vivere la natura in modo diretto e molto più coinvolgente.
“Ma stiamo già per lanciare un nuovo progetto – ha anticipato Bomben – che vedrà la luce tra qualche mese: Containporary. Si tratta di un alloggio progettato e realizzato appositamente da Il Diamante utilizzando un classico container, di quelli che servono a trasportare le merci in giro per il mondo. L’allestimento prevede tutti i comfort di un bungalow ma con un’intera parete a vetri, per vivere l’ambiente circostante, e alcuni accorgimenti che consentono di ridurre la temperatura durante il giorno ma mantenere il calore durante la notte, per compensare le escursioni termiche di certe aree geografiche, come il deserto”.
Il vantaggio, rispetto ad altre soluzioni, è che per sua natura il container viene spostato: quindi, rimane in un posto solo per i mesi nei quali serve, ovvero nella stagione che vede una presenza di turisti. Poi, cambiando la stagione, cambia anche la sua collocazione.
Naturalmente, queste sono solo le proposte più originali, mentre il resto della programmazione si basa su alloggi convenzionali, in qualche caso anche guest house (l’equivalente dei B&B nostrani), che gli esperti del Diamante vantano di selezionare e verificare secondo criteri di qualità molto rigorosi.
“In quasi 40 anni di attività – ha detto ancora D’Eredità – quest’azienda è cresciuta fino ad arrivare al fatturato record che prevediamo alla chiusura di quest’anno, quando dovremmo sfiorare i 40 milioni di euro, proprio grazie alla cura direi artigianale con la quale seguiamo ogni proposta e ogni cliente. Non ci sono mai stati salti nel buio, quindi sempre una crescita progressiva, passo dopo passo, basata anche su una gestione amministrativa molto oculata: nel rating della Cerved delle società italiane di turismo più affidabili dal punto di vista della capitalizzazione, la nostra è terza”.