Rimborsi viaggi in Egitto, AINeT: TO pagano per norme poco chiare

Dopo la sentenza dell’Antitrust del 18 dicembre scorso in merito ai rimborsi dei viaggi in Egitto 2013, che ha portato alla sanzione di sei tour operator italiani, AINeT (Associazione Italiana Network Turistici) interviene sull’argomento.

“Avevamo già avuto modo di criticare alcune scelte da parte di TO in merito all’argomento – sottolinea il presidente Franco Gattinoni – ora paghiamo sfortunatamente alcune norme di legge a eccessiva garanzia del cliente, e purtroppo non sufficientemente chiare per gli organizzatori di viaggi. Questo ha generato di conseguenza confusione e ha costituito un problema sia per le agenzie sia per il cliente finale. Le leggi in vigore vanno rispettate, e il Garante, evidentemente interpretandole alla lettera, ha fatto giustamente il proprio lavoro. L’interpretazione del Garante – sottolinea Gattinoni – è stata netta e non lascia molti spazi, per il prossimo futuro, a comportamenti troppo indulgenti verso i TO. Siamo un settore, a volte, troppo poco coeso tra le parti e, spesso, molto penalizzato dalle leggi poco chiare. Il problema delle penali sull’annullamento dei pacchetti turistici è uno, ma non il più importante. A tal proposito, mi piacerebbe sapere quando il Garante interverrà sulla situazione paradossale delle tariffe aeree, dove le tasse hanno sostituito gli importi tariffari dei biglietti, obbligando le agenzie a ‘riscuotere tributi’ senza poter parlare di un contratto economicamente corretto, in difesa del lavoro di categoria, ma anche e sempre del consumatore”.

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