Torna sui binari Arlecchino, il treno simbolo degli anni ’60

L’elettrotreno Arlecchino, nato negli anni Sessanta da una ‘costola’ del Settebello (il mitico rapido della Roma-Milano antesignano del Pendolino) tornerà a viaggiare su itinerari d’importanza storica e paesaggistica individuati dalla Fondazione Fs per il piacere degli appassionati di turismo ferroviario.

L’unico esemplare rimasto del gruppo ETR 250 è stato trasferito dalla Rimessa dell’ex Treno presidenziale di Roma Termini a Porrena, in provincia di Arezzo, per essere restaurato. I lavori prevedono la revisione completa delle parti meccaniche e il restyling degli interni, nel pieno rispetto dell’estetica e dei disegni originari.

Nei primi mesi del 2017 l’Elettrotreno sarà pronto per viaggiare di nuovo su tutte le linee elettrificate della rete ferroviaria italiana.

L’ETR 250, famoso all’epoca per il salottino belvedere da cui si poteva apprezzare la bellezza dei paesaggi italiani, è composto da quattro veicoli inscindibili e potrà viaggiare alla velocità massima di ben 180 chilometri orari. Il restauro dell’Arlecchino, consentendo per la prima volta il riutilizzo di un convoglio d’epoca di lusso, capace di viaggiare su tutte le linee elettrificate italiane, apre di fatto nuovi scenari al turismo ferroviario.

 

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