C'è un'eccezione nel panorama turistico italiano negli ultimi anni in grande impasse. Il Gruppo Uvet, polo distributivo del turismo con un giro d'affari di 2,2 miliardi di euro, avanza, sia pure a piccoli e misurati passi: investimenti per 18-20 milioni di euro con nuove acquisizioni, anche all'estero, e la gestione di villaggi turistici sia in Italia che nel mondo.
Il presidente, Luca Patanè, che guida anche Confturismo, era rimasto tra i due contendenti nella fase finale per l'assegnazione della gara per Valtur, la scorsa estate, ma ora non sembra avere rimpianti. "Non abbiamo fatto azzardi su Valtur – spiega – la cifra che abbiamo offerto era più che sufficiente, adeguata a quel tipo di business. La verità è che la gara era già scritta per il destinatario, ci abbiamo sperato ma abbiamo capito che l'orientamento era diverso".
La cifra non spesa per l'acquisto di Valtur, Uvet l'ha usata, invece, per fare altri importanti acquisti: il portale di vendita viaggi on line flygpoolen.se, una delle principali online travel agency svedesi, con un giro d'affari di 100 milioni di euro di voli aerei venduti, "ci è utile per portare stranieri in Italia e destagionalizzare in turismo", dice. E ancora, l'acquisto di Jakala Event. "In questo modo – spiega Patanè – diventeremo il secondo operatore italiano nel settore degli eventi".
E non è finita: dopo aver gestito, la scorsa estate, un villaggio turistico ad Olbia, ora Patanè punta alla gestione di almeno altri 3 villaggi turistici in Italia e all'estero. In tutto senza trascurare i viaggi d'affari, in cui è specializzata Uvet American Express. "I viaggi d'affari, dopo una grande discesa nel primo semestre di quest'anno – afferma Patanè – stanno leggermente riprendendo ed è prevista una ripresa nel 2014".
Per Patanè il segreto del successo non è difficile da spiegare. "Non ho mai fatto acquisizioni indebitandomi – ragiona – non ho mai avuto problemi con le banche. Ho perseguito l'accantonamento degli utili aziendali ed ho reinvestito questi utili fin dall'inizio. Mi piacerebbe che in Italia ci fossero almeno 5 gruppi forti come il mio, ma purtroppo non è così".
Per Natale, le previsioni del presidente di Confturismo sono moderatamente ottimistiche. "I consumi in Italia sono scesi; l'andamento del turismo non è brillante ma il Natale dovrebbe andare meglio dell'anno scorso. E' vero però che ormai tutto si prenota sotto data. Ben venga questa nuova sobrietà – conclude Patanè – ma non nel settore dei viaggi".
Quanto all'Expo, Patanè dice: "la politica ha iniziato a muoversi da pochi mesi, prima si è parlato solo di problemi. Ha comunicato poco e lasciato troppa nebbia".