L'assemblea straordinaria degli azionisti de I viaggi del Ventaglio ha nominato un collegio di liquidatori presieduto da Franco Tatò in vista del deposito della richiesta di ammissione alla procedura di concordato preventivo presso il Tribunale fallimentare, attesa al massimo domani. La nomina dei liquidatori (oltre Tatò anche Lucia Morselli e Gaetano Bonavita), per i quali è stato assegnato un compenso annuo complessivo di 600 mila euro lordi, è stata approvata a maggioranza dagli azionisti. All'assemblea ha partecipato il 28,17% del capitale, di cui circa il 24,1% in mano alla famiglia Colombo. "E' stato fatto un lavoro eccezionale – ha detto durante l'assemblea il presidente e amministratore delegato, Bruno Colombo – e abbiamo preparato una proposta per cercare di avere la maggior possibilità che venga accettato. Insieme al concordato c'é stato un lavoro impegnativo per la stesura del piano industriale per il 2010, che prevede un significativo ridimensionamento del perimetro, e delle proiezioni sul 2011 e 2012".
A margine dell'assemblea lo stesso Colombo ha spiegato che il salvataggio passa attraverso la costituzione di una newco denominata Ventaglio e i Viaggi, che sarà controllata dalla vecchia società attualmente quotata in Borsa ma sospesa dagli scambi. "L'obiettivo è di restare in Borsa – ha detto Colombo – siamo fiduciosi che il piano venga omologato nel più breve tempo possibile. La old company nel frattempo dismetterà immobili e prodotti e nell'arco di 12-18 mesi contiamo di fondere la newco nella capogruppo con la previsione di convertire in capitale i crediti dei fornitori". Intanto, fonti hanno indicato che il gruppo starebbe valutando di aprire una vertenza nei riguardi di Poligest, che di recente ha fatto dietrofront nell'ambito del salvataggio proposto, per i danni arrecati alla società a causa dell'incertezza che si è verificata negli ultimi 3-4 mesi intorno al gruppo della famiglia Colombo.
