“Utilizzare al meglio i 25,4 miliardi di euro messi a disposizione dal Pnrr per favorire l’intermodalità tra i vari mezzi e la sostenibilità del sistema dei trasporti”. È la premessa del dialogo tra i principali player del comparto del trasporto durante il convegno: ‘Il Futuro della Mobilità tra Innovazione e Sostenibilità’, promosso da SITA, fornitore globale di tecnologie per il trasporto aereo, in collaborazione con l’Università di Bologna.
Il futuro del trasporto “è connesso, digitale e sostenibile”: per la ferrovia l’obiettivo è ridurre del 90% le emissioni di CO2 entro i prossimi 30 anni, mentre gli aeroporti italiani, in linea con l’accordo ‘NetZero2050’, puntano a neutralizzare le emissioni di CO2 entro il 2050. La tecnologia è pronta e gli operatori del settore aereo “investono già in soluzioni IT per migliorare l’efficienza in volo e ridurre il consumo di carburante”. Secondo i dati raccolti da SITA, il 56% delle compagnie aeree implementerà nuove tecnologie per ridurre le emissioni di carbonio di tipo 1 e 2, mentre un terzo aviolinee (32%) prevede di farlo entro il 2024. “Il futuro della mobilità passa per la sostenibilità e l’innovazione”, ha detto Sergio Colella, presidente Europa di SITA, a margine dell’evento. “Il trasporto sarà connesso e intermodale, avere sistemi digitali unificati che semplificano il viaggio dei passeggeri attraverso terra, mare e aria diventerà sempre più importante”, ha sottolineato.
“Siamo in una fase fondamentale per la trasformazione green e la sostenibilità sociale, ambientale ed economica del Paese – ha aggiunto Anna Masutti presidente di Rfi – Tutto questo grazie all’impulso del Pnrr che sta contribuendo in modo determinante a creare la mobilità del futuro. In particolare per l’infrastruttura ferroviaria sono in corso tre grandi programmi di investimento: la valorizzazione delle oltre 2.200 stazioni presenti su tutto il territorio nazionale; l’estensione al Sud e il potenziamento in tutta Italia della rete Alta Velocità/Alta Capacità; il potenziamento e il miglioramento dei collegamenti di ultimo miglio a porti e aeroporti per favorire l’integrazione fra le diverse zone del Paese e l’intermodalità”, ha spiegato la presidente di Rfi.