Aeroporti, da Ue nuove linee guida per aiuti stato

La Commissione Ue ha dettato delle nuove linee guida affinché il denaro pubblico non sia speso per aeroporti doppione, sotto utilizzati o a vantaggio di compagnie aeree specifiche, a danno della concorrenza sul trasporto aereo. Queste, che entreranno in vigore a fine marzo, avranno valore retroattivo e saranno utilizzate da Bruxelles per chiudere nei prossimi mesi 28 casi di aiuti di stato ancora pendenti, di cui 16 coinvolgono Ryanair e di cui 2 riguardano l'Italia, con l'aeroporto dello Stretto di Reggio Calabria e quello di Alghero e delle altre strutture sarde.
"Non possiamo dire quale sarà l'impatto, le indagini sono in corso, ma spero di chiudere nei prossimi mesi e comunque entro la fine del mio mandato", ha affermato Joaquin Almunia, commissario Ue alla concorrenza. 
Le nuove norme consentono aiuti di stato per le infrastrutture degli aeroporti in base a valutazioni sulla presenza o meno di altri mezzi di trasporto nella zona, sull'accessibilità di una regione, la dimensione dell'aerostazione, e l'equilibrio tra investimenti pubblici e privati. Gli aiuti al funzionamento degli aeroporti regionali, invece, verranno stabiliti in base al numero di passeggeri: per quelli con meno di 3 milioni, ci sarà un periodo di transizione di 10 anni per permettere l'aggiustamento del modello di business in modo che al suo termine possano essere finanziariamente autonomi. Per quelli con meno di 700mila passeggeri ci sarà un regime speciale con più aiuti consentiti. Per quanto riguarda gli aiuti pubblici alle compagnie aeree per avviare nuove rotte, questi saranno permessi solo per un periodo limitato di tempo.

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