Alitalia e Fs, Lupi: siamo alle battute finali

Nessuna divisione per decidere il successore di Mauro Moretti alle Ferrovie dello Stato. Lo assicurano gli stessi ministri dell'Economia Per Carlo Padoan e dei Trasporti Maurizio Lupi, annunciando che già nell'assemblea che si terrà oggi verrà formalizzata la scelta sul nuovo amministratore delegato. In pole position ci sarebbe l'attuale ad di Rfi Michele Mario Elia. E' possibile inoltre che dall'assemblea esca anche il nome di un nuovo presidente, dal momento che si va verso il rinnovo dell'intero consiglio di amministrazione.    
Dopo quindici giorni dalla nomina di Moretti in Finmeccanica e quattro assemblee andate a vuoto, finalmente oggi dovrebbe essere il giorno decisivo per conoscere chi guiderà le Ferrovie nei prossimi tre anni. "Avremo il nuovo vertice di Fs", ha assicurato il ministro dei trasporti Maurizio Lupi, smentendo che dietro questa impasse ci sia stato un braccio di ferro con il titolare del Tesoro, che controlla interamente Fs. "Ha ragione Padoan: non c'è mai stata alcuna divisione né rottura", ha detto Lupi, facendo eco a quanto puntualizzato poche ore prima dal ministro dell'economia: "Non c'e' nessun conflitto con il ministro Lupi".
Ma il presidente della commissione Industria al Senato Massimo Mucchetti conferma le difficoltà: "L'ad uscente, ma non ancor uscito, Mauro Moretti aveva chiesto e ottenuto dal premier la promessa di avere come successore Elia. Il ministro Lupi, da sempre critico verso Moretti e aperto alle esigenze di Ntv, non controfirma la nomina".   
Intanto sembrano stringersi i tempi su un'altra importante partita del sistema dei trasporti italiano, Alitalia. "Entro una settimana arriverà la risposta" di Etihad, ha annunciato Lupi. Sono trascorse già due settimane da quando, il 15 maggio scorso, la compagnia aerea italiana ha inviato ad Etihad la lettera con la proposta per arrivare ad un accordo. Dal vettore di Abu Dhabi è ora attesa la formalizzazione della lettera d'intenti, che dovrebbe aprire la strada all'ultima fase della trattativa, per l'ingresso del vettore arabo nel 49% del capitale di Alitalia con un iniezione di circa 560 milioni. Che questa possa essere la settimana decisiva lo confermano anche fonti sindacali, che attendono una convocazione nei prossimi giorni per riprendere la delicata vertenza sugli esuberi, che – secondo le richieste di Etihad – dovrebbero aggirarsi intorno ai 2.600.

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