“Anas confluirà nelle Fs il prossimo anno, puntando a mettere a fattor comune finanza, progettazione e regia degli interventi infrastrutturali. L’obiettivo è trasformare l’Anas in un macchina da investimenti per far crescere il Pil, avere una rete autostradale efficiente, creare lavoro e unirsi a Fs per creare un polo nazionale nei trasporti”. È quanto ha affermato Gianni Vittorio Armani, ad di Anas.
“Diventeremo una società del gruppo Fs accanto a Rfi e Trenitalia. Il Mef potrebbe fare un aumento di capitale che verrà sottoscritto dalla stessa Fs con conferimento delle azioni Anas, dopo una perizia autonoma. Ma per far questo serve prima l’ultimo passo: l’autonomia finanziaria – ha detto Armani – Ci sarà un contratto di programma che firmeremo con il ministero dei Trasporti, che fissa gli obiettivi che dovremo raggiungere e il relativo corrispettivo in termini finanziari, ad un tasso di remunerazione simile a quello di Rfi (circa 5%). Tutto ciò dovrebbe avvenire nel prossimo Cipe, entro il mese comunque. Con l’autonomia finanziaria – ha aggiunto – possiamo raddoppiare gli investimenti, portandoli fino a 4 miliardi annui, dando un forte apporto alla crescita economica”.
Infine, relativamente al Ponte sullo Stretto, “il progetto esiste e, come noto, stiamo guardando il contenzioso con l’impresa. Dico solo che se si vuole riattivare il processo serve una scelta politica cosciente e definitiva. In ballo ci sono circa 4 miliardi – ha concluso Armani – Ma fare il ponte sullo Stretto significa inquadrarlo in un disegno complessivo, con le ferrovie che restano al centro del progetto, ovvero che vanno potenziate a monte e a valle, da Napoli a Palermo”.