Assologistica: la crisi colpisce anche le crociere

Il settore, che nel 2008 ha registrato +11,6%, potrebbe calare del 2%

Persino le crociere soffrono la crisi. Secondo i dati dell’associazione di categoria Assologistica, il settore, che nel 2008 aveva registrato un incremento dell’11,6%, a fine 2009 potrebbe registrare una perdita del 2%. Ma il vero crollo riguarda il settore delle merci, mentre è andata meglio per i flussi di passeggeri. Un vero e proprio tracollo che spinge l’associazione a chiedere a Governo e Unione europea "di predisporre misure a breve termine per aiutare il settore ad emergere dalla crisi con i minori danni possibili". A partire dalla sospensione del decreto dello scorso 5 agosto che prevede un aumento del 50% circa delle tasse portuali e di ancoraggio.
Intanto, secondo i dati delle note Bankitalia sulle economie regionali 2008, positivo, nel 2008, il traffico passeggeri, che ha segnato un incremento del 14,4% al porto di Venezia. Male invece i porti siciliani dove il flusso di passeggeri si è ridotto del 4,9% mentre in Campania il calo e dell’0,8%. Bene a Napoli solo i ‘croceristi’, aumentati del 7,4% rispetto al 2007, con un tasso di crescita elevato ma comunque molto inferiore a quanto registrato nell’ultimo decennio. In Liguria lieve aumento dei passeggeri (+1,1%), grazie soprattutto alle crociere: nei porti liguri sono transitati nel 2008 circa 1,4 milioni di passeggeri, con una quota di mercato pari al 16% del totale nazionale. I porti del Friuli Venezia-Giulia crescono, nonostante la recessione: a Trieste il traffico passeggeri è cresciuto addirittura del 34,7%. Nel porto di Ancona è invece calato il traffico passeggeri dell’1,3%.

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