Diritti dei passeggeri e qualità dei servizi: questi gli obiettivi su cui l’Autorità di Regolazione dei Trasporti ha concentrato la propria attenzione, raggiungendo buoni risultati. A sottolinearlo è il presidente dell’Authority, Andrea Camanzi, presentando in Parlamento il terzo rapporto annuale dell’organismo di vigilanza.
Camanzi ha quindi spiegato che la competenza dell’Autorità in materia di diritti si articola in tre segmenti: ossia “valutare i reclami degli utenti, assicurare l’esecuzione e ‘l’enforcement’ delle norme europee in materia di diritti dei passeggeri e della loro tutela e nel regolare positivamente il contenuto minimo dei diritti, anche di natura risarcitoria, che gli utenti possono esigere nei confronti dei gestori dei servizi e delle infrastrutture”.
Mentre sulla qualità dei servizi, il presidente ha specificato che sono stati avviati “procedimenti finalizzati alla definizione delle condizioni minime di qualità dei servizi gravati da obblighi di servizio pubblico nei settori del trasporto” ferroviario e marittimo. Ed in futuro, ha sottolineato, “occorrerà continuare ad investire per migliorare i risultati già raggiunti” su questi due fronti. Appello che trova d’accordo il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, secondo cui la riforma del trasporto pubblico locale e della portualità e i nuovi investimenti ferroviari richiedono un’attenzione particolare da rivolgere all’utente”.
Allargando il discorso al tema dei pedaggi, Camanzi ha detto che sull’alta velocità sono calati di circa il 36% grazie ai nuovi criteri per la definizione dei costi dovuti a Rfi.