"Serve una riflessione scientifica sul rapporto tra Enac e Autorità dei trasporti, l'importante è sapere di chi sono le responsabilità e che non ci sia dispersione di competenze", lo ha detto il commissario straordinario di Enac, Vito Riggio.
Secondo Riggio in capo all'Enac resterà la vigilanza sui contratti di programma già in essere, i tre maggiori aeroporti Malpensa, Fiumicino e Venezia, mentre il nuovo ente lavorerà per far chiudere i nuovi con gli aeroporti minori, che rappresentano circa il 50% del mercato.
"Nei tre grandi aeroporti avremo sicuramente investimenti nei prossimi anni – assicura Riggio – perché li prevede il contratto, 4,5 miliardi di euro, e noi abbiamo il potere di abbassare le tariffe e sanzionare". Nonostante la divisione di compiti sembri abbastanza chiara, Riggio non nasconde che "avrei preferito un'autorità solo per il trasporto aereo, come previsto dalla direttiva europea e presente negli altri paesi".