All'Autorità di regolazione dei trasporti non sono stati attribuito né i compiti, né i mezzi per la tutela dei passeggeri nel trasporto ferroviario prevista dal Regolamento comunitario. Lo precisa l'Authority relativamente alla decisione della Commissione Ue di deferire l'Italia alla Corte di giustizia Ue per non aver rispettato pienamente le norme comunitarie in materia di diritti dei passeggeri ferroviari.
Il decreto istitutivo dell'Autorità è di due anni successivo al Regolamento comunitario n.1371/2007, la cui mancata attuazione ha dato luogo al deferimento: quel regolamento – precisa la nota – risale al dicembre del 2007, è entrato in vigore a dicembre del 2009 ed attende da allora piena attuazione in Italia.
"Ad oggi – si legge ancora nella nota dell'Autorità – è in attesa di essere approvato un Decreto legislativo che, nel dare esecuzione ai pareri favorevoli ma condizionati delle competenti Commissioni parlamentari su un primo testo del provvedimento licenziato dal governo a luglio 2013, individua nell'Autorità di regolazione dei trasporti l'Organismo responsabile ai sensi del Regolamento n.1371/2007 e le attribuisce mezzi e risorse dedicati e necessari ad assicurare una efficace tutela dei diritti oggetto delle disposizioni comunitarie di cui si tratta".