Autorità trasporti sgrida aziende: i passeggeri sono scontenti

Per ora i reclami sono solo 300, ma rappresentano “la punta dell’iceberg”, perché l’insoddisfazione dei passeggeri alle prese ogni giorno con le aziende di trasporti italiane è “molto alta”. E’ questo solo uno dei richiami che il presidente dell’Autorità Andrea Camanzi ha rivolto al settore, dove i nodi sono parecchi, dalle deroghe alle regole (per esempio nello Sblocca Italia) alla vicenda Uber, dal trasporto pubblico locale che incassa troppo poco e costa troppo, ai contributi pubblici che non possono foraggiare investimenti sovradimensionati.   

Punto centrale della relazione di Camanzi al Parlamento è stata comunque l’insoddisfazione dei passeggeri. Da qualche mese, infatti, l’Autorità cura anche i diritti degli utenti, settore aereo escluso e, in questo breve lasso di tempo, ha già ricevuto 300 reclami. Potrebbero sembrare pochi ma si tratta in realtà solo dei reclami di seconda istanza, vale a dire il passaggio successivo effettuato se non si trova soddisfazione presso l’azienda. Inoltre, ha aggiunto Camanzi, “le mail ‘irrituali’ (in cui vengono esposti motivi di insoddisfazione) che riceviamo sono migliaia, siamo letteralmente bombardati”, quindi pensiamo che i reclami veri e propri “cresceranno in modo significativo”.   

 

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