È boom dei bus low cost a lunga percorrrenza: 10mln passeggeri nel 2016

Un volume d’affari di 200 milioni di euro nel 2016, con 10 milioni di passeggeri trasportati nello stesso anno, pari al 12% degli spostamenti di media-lunga distanza con mezzi collettivi, e previsioni di crescita sempre più rosee per i prossimi anni. Questo il quadro del mercato dei bus a media e lunga percorrenza in Italia dopo la liberalizzazione del settore ed una offerta di servizi divenuta  molto più capillare su tutto il territorio della Penisola, soprattutto da parte di nuovi operatori come Flixbus, Baltour, Ibus e Busitalia di Fs.

Ad utilizzare questi servizi sono in particolare clienti ‘price sensitive’ ossia studenti, anziani, gruppi etnici e persone che non hanno accesso all’auto o a basso reddito, mentre “la penetrazione sui segmenti ‘business e family’ delle autolinee è ad oggi limitata e in generale non allineata alle esigenze di questi gruppi di consumatori”, spiega l’Autorità di Regolazione dei Trasporti (Art) in un suo rapporto sul settore.

La stessa Art sottolinea che “a sostenere le positive aspettative di crescita” del settore sono alcune caratteristiche del contesto italiano, ossia “la concentrazione della popolazione in grandi centri urbani, la presenza di città d’arte e altri luoghi di forte attrazione turistica, anche dall’estero, la demografia studentesca che porta a flussi significativi tra città piccole, anche periferiche e città universitarie, non tutte servite da reti ferroviarie”.

A rilanciare il settore è stata in particolar modo Flixbus, che funge da soggetto aggregatore di imprese di piccole dimensioni. Dal suo sbarco in Italia, nel luglio 2015, l’operatore europeo degli autobus verdi ha trasportato oltre 10 milioni di persone, collegato più di 300 città, creato 1.500 posti di lavoro e mettendo sempre “la sicurezza al primo posto”.

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