Boom traffico aereo in estate, in Italia oltre livelli precovid

Airplane Wing in Flight from window, sunset sky taken in 2015.

Riprende il traffico nei trasporti, con un boom del settore aereo, che registra in Italia picchi oltre i livelli prepandemia questa estate. Un trend che indica sempre più un ritorno alla normalità. Quanto emerge dalla relazione annuale dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti, è confermato dai dati della Iata, secondo cui il traffico totale a luglio 2022 è aumentato del 58,8% rispetto a luglio 2021. A livello globale, il traffico è ora al 74,6% dei livelli pre-crisi.

Questa estate, rivela il presidente dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti, Nicola Zaccheo, “ci sono stati dei volumi del trasporto aereo addirittura maggiori rispetto alla situazione prepandemica. Questo rimbalzo, forse è avvenuto prima del previsto”. Nel primo trimestre 2022, rispetto al primo trimestre 2021, la ripresa dei volumi di traffico nei vari settori di trasporto, è stata netta: la domanda di trasporto passeggeri su servizi ferroviari av è cresciuta del 269%, la domanda di trasporto passeggeri su servizi aerei ha registrato un incremento del 401%.

Secondo Zaccheo, “il recupero dei traffici e degli spostamenti rispetto al 2020, pur confermando la globale drastica riduzione rispetto a quelli del 2019, è particolarmente evidente nel settore aereo, per il quale i dati pubblicati riportano un sensibile incremento dei volumi di traffico registrati a partire dallo scorso aprile”.

Il traffico internazionale, rileva Iata, è aumentato del 150,6% rispetto a luglio 2021. “La performance di luglio – spiega Willie Walsh, direttore generale della Iata – ha continuato ad essere sostenuta, con alcuni mercati che si avvicinano ai livelli pre-Covid. E questo anche con i limiti di capacità in alcune parti del mondo che erano impreparate alla velocità con cui le persone sono tornate a viaggiare. C’è ancora terreno da recuperare, ma questo è un ottimo segno mentre ci dirigiamo verso i periodi autunnali e invernali tradizionalmente più lenti nell’emisfero settentrionale”.

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