Oltre 40 miliardi per progetti stradali e ferroviari. E’ l’ammontare complessivo dei contratti di programma di Anas e Rfi approvati dal Cipe.
In particolare quello di Anas, che stanzia un totale di 29,5 miliardi, costituisce uno degli ultimi step verso la fusione con Fs, che si punta a chiudere entro fine anno. Per la società stradale, inoltre, arriva anche il via libera dalla Conferenza Unificata al trasferimento ad Anas di 3.523 km di strade di 10 Regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Toscana e Umbria), che porteranno la rete gestita da Anas a complessivi 30 mila chilometri. Una razionalizzazione che permetterà anche ad Anas di fare più investimenti in manutenzione.
Per il Gruppo ferroviario invece dal Cipe è arrivato l’ok al contratto di programma con Rfi: 13,2 miliardi per una serie di grandi progetti, come l’alta velocità siciliana e i corridoi europei. Un “cambio di passo” negli investimenti rispetto al passato, ha evidenziato il ministro dei Trasporti Graziano Delrio: nel triennio 2015-2017, infatti, Rfi ha avuto dallo Stato 32 miliardi contro i 4,5 miliardi del triennio precedente.
Infine è stato individuato uno specifico programma rivolto alla valorizzazione turistica delle ferrovie minori (36 i milioni a disposizione). Tra le linee considerate, la Benevento-Pietralcina, la Campobasso-Termoli, la Agrigento-Porto Empedocle.
Inoltre 700 milioni sono stati destinati alla fase realizzativa dei nuovi collegamenti con gli aeroporti di Venezia e Genova, e per l’ulteriore potenziamento dei collegamenti ai porti e terminali.