Clia Europe, industria crociere cresce nonostante crisi

I dati confermano l’apporto del settore al turismo europeo

La crisi economica globale non ha fermato la crescita dell’industria europea delle crociere. Il dato è stato confermato da Cruise Lines International Association Europe (CLIA Europe) che ha evidenziato come il contributo del settore crociere all’economia europea ha raggiunto la cifra record di 37,9 miliardi di euro nel 2012 (36,7 miliardi nel 2011), con una crescita del 31% dal 2007. La cantieristica europea ha registrato una crescita, dopo 3 anni di contrazione, grazie a 20 nuove navi per l’industria globale delle crociere, per una capacità complessiva superiore ai 60.000 passeggeri e un volume di investimenti pari a 10,5 miliardi di euro nel periodo 2013-2016, come confermato dai dati del report CLIA Europe.
Circa 5,7 milioni di passeggeri si sono imbarcati in un porto europeo lo scorso anno, una crescita del 2,5% rispetto al 2011. Di questi, circa 0,9 milioni provenivano da paesi extra europei. L’industria ha generato posti di lavoro per 327.000 persone in Europa, in aumento rispetto ai 315.500 dell’anno prima. Il settore manifatturiero, guidato dalla stessa cantieristica, ha rappresentato il 46% della spesa diretta dell’industria delle crociere, il 23% dei posti di lavoro generati e il 31% del costo diretto del lavoro. Il turismo da crociera ha aiutato l’Europa a rimanere la destinazione numero uno al mondo.
“L’Europa è una parte essenziale della vibrante, dinamica e crescente industria globale che è oggi il settore delle crociere – ha commentato Christine Duffy, presidente e ceo di CLIA – Più di 20 milioni di persone viaggiano ogni anno su una nave da crociera, la più sicura, conveniente e memorabile esperienza di vacanza disponibile oggi”.
“Nonostante la crisi economica globale, l’industria delle crociere continua a mostrare una crescita costante. Il numero di persone che hanno scelto una vacanza in crociera in Europa è più che duplicato negli ultimi 10 anni: il settore ha attratto quasi un milione di passeggeri da fuori Europa, con il risultato di un incremento dell’occupazione in Europa che ha raggiunto i 327.000 posti di lavoro, rispetto ai 315.500 dello scorso anno. Questi risultati significativi mostrano chiaramente l’importanza sociale ed economica del settore crociere nel suo complesso in Europa” ha detto Manfredi Lefebvre d’Ovidio, presidente di CLIA Europe.
“Il 2012 – ha concluso Roberto Martinoli, delegato di CLIA per l’Italia – è stato caratterizzato da un perdurare, se non da un deterioramento, della recessione economica, con una contrazione del 2,2%. In un momento così  delicato, il comparto delle crociere regala al nostro paese una posizione di leadership europea per occupazione, contributo diretto all’economia, ordini per la cantieristica, vitalità portuale. E’ un risultato di cui siamo fieri, che rappresenta per l’industria un impegno che intendiamo portare avanti”.

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