Alcune compagnie aeree italiane sono in difficoltà a causa della crisi economica. Il presidente Vito Riggio in un’audizione alla Commissione Trasporti del Senato non dice chi sono per non creare loro problemi di immagine e di mercato ma assicura che “non ci sono problemi di sicurezza" per i passeggeri. Intanto, però, l’Enac ne ha messo sotto esame l’operatività, con un’attenzione "costante" soprattutto sul fronte della sicurezza dei voli. C’é "un elenco di compagnie vigilate con un warning che è più o meno grosso" spiega Riggio e l’Enac vigila per eventualmente "chiudere" le compagnie "prima che si arrivi ad un tracollo". Quindi Riggio invita le società aeroportuali perché non frenino gli investimenti programmati per lo sviluppo delle strutture “perché la crisi passerà, al massimo entro un anno e mezzo si dovrebbe tornare a crescere, e ci troveremmo ulteriormente in ritardo rispetto ad altre realtà che stanno facendo investimenti". Infine Riggio affronta il problema delle tariffe aeroportuali. "Da otto anni non ci sono aumenti ma oggi è necessario rimuovere una situazione che era stata creata nella disperata speranza di salvare Alitalia abbassando i costi aeroportuali, e con un provvedimento che non poteva che essere generale, quindi valido anche per tutte le altre compagnie". Creando così, dice, anche problemi di equilibri di mercato, con le compagnie italiane "che all’estero pagano di più" e le straniere "che quando vengono in Italia pagano meno". Tra l’altro innalzare le tariffe consentirebbe alle società di gestione di sostenere gli investimenti necessari per lo sviluppo degli aeroporti.