A causa della crisi del traffico passeggeri ma anche per i mancati pagamenti da parte di Alitalia e di altri vettori, nei primi quattro mesi di quest’anno si è registrato un calo del 10% degli investimenti da parte degli aeroporti rispetto al 2008. Lo ha affermato il presidente dell’Enac, Vito Riggio presentando il rapporto 2008 nella biblioteca del Senato. “Siamo agli sgoccioli – ha osservato Riggio – se non riprende il traffico non migliora la condizione di certe compagnie aeree e l’Italia resta indietro. Occorre la revisione delle tariffe aeroportuali. Perché gli aeroporti non hanno contributi statali".
Per quel che riguarda il traffico aereo, invece, secondo Riggio, dovrebbe verificarsi una ripresa già a partire dal 2010. "Le stime sull’andamento del traffico passeggeri – ha spiegato il presidente dell’Enac – indicano valori negativi nel 2009 sia per l’Europa sia, ancora di più, per l’Italia; l’andamento negativo si dovrebbe invertire nel 2010 sia per l’Europa (+1,14%) sia, in misura minore, per l’Italia (+0,67%)". Potrebbe tuttavia verificarsi anche un secondo scenario. Secondo il rapporto infatti tenuto conto delle "più recenti stime del Fondo Monetario Internazionale (gennaio 2009) sull’andamento delle componenti della domanda, riviste al ribasso, appare probabile che il decremento del traffico passeggeri sia in Italia che in Europa finisca per attestarsi su valori più sfavorevoli tra quelli indicati: Europa -2,54% nel 2009 e +0,25% nel 2010 e Italia -2,67% nel 2009 e -0,13% nel 2010". Nel 2008 il movimento passeggeri è stato in Italia di 132.900.327 persone, in calo dell’ 1,8%. Riggio ha auspicato di portarli a 200 milioni nei prossimi 10 anni.
Sul tema sicurezza, invece, l’Italia "è ai più alti livelli nel mondo" visto che negli ultimi dieci anni, in cui ci sono stati circa 10 milioni di voli, il tasso di incidenti con decessi che hanno coinvolto vettori italiani è nullo. A questo proposito, il direttore generale Silvano Manera ha aggiunto che a breve sarà fatto un concorso per 10 ispettori di volo per integrare l’organico che oggi è di 27 unità sui 39 previsti.