Via libera all’accordo Blue Med, iniziativa in linea con la normativa comunitaria del ‘Cielo Unico Europeo’, che prevede la realizzazione di un ‘blocco funzionale di spazio aereo’ nel Mediterraneo. A Roma i rappresentati di otto Paesi dell’area mediterranea, (Italia, Albania, Cipro, Giordania, Malta, Tunisia, Grecia e Egitto) hanno firmato il progetto che punta a migliorare la gestione del traffico aereo, aumentando ulteriormente i livelli di sicurezza e di efficienza del servizio con importanti benefici economici (quantificati in oltre 260 milioni di euro l’anno a partire dalla sua applicazione, nel 2012) per gli utenti del trasporto aereo.
Coordinato operativamente dall’Enav, Blue Med coinvolge la zona sud-orientale del Mediterraneo e si sviluppa in tre fasi: studio di fattibilità, fase di definizione e fase di implementazione. Con questa firma si conclude la prima fase, iniziata nel 2006, e si avvia quella di definizione. La terza e ultima fase verrà realizzata nel 2012 e determinerà un mutamento storico nell’organizzazione dei servizi di navigazione aerea nel bacino del Mediterraneo. Secondo il presidente dell’Enav Bruno Nieddu, infatti, “Blue Med porterà tutti i vantaggi derivanti da un nuovo sistema di gestione del traffico aereo non più nazionale, ma dell’area del Mediterraneo sud-orientale. Sono stati calcolati benefici economici per gli utenti per oltre 260 milioni annui, a cui vanno aggiunti i benefici ambientali, derivanti dall’implementazione del sistema".