Bagagli smarriti e grossi ritardi: non siamo in Italia, questa volta a lamentare la situazione disastrosa del trasporto aereo sono gli Usa. Secondo i dati pubblicati recentemente dall’ufficio federale per le statistiche dei trasporti, in agosto solo il 72% dei voli è arrivato a destinazione in orario, in netto calo rispetto al 76% dell’anno precedente. Tanto che i rappresentanti della Business travel coalition, un gruppo di pressione che rappresenta viaggiatori d’affari, ha portato al presidente George Bush un chiaro messaggio: le riforme non possono più aspettare. L’area che registra il tasso più alto di disagi è quella di New York, da dove passa un terzo del traffico aereo statunitense. Gli aeroporti di New York risultano infatti agli ultimi posti nelle graduatorie federali per quanto riguarda la puntualità dei voli ed è da qui che poi i ritardi si ripercuotono su tutto il sistema di trasporto aereo. Ed è per questa area che si studiano le misure per smaltire meglio il traffico. In cantiere: aste per l’assegnazione degli slot, una tassazione maggiore per i voli durante l’ora di punta, e una riduzione dei voli in programma durante le ore più trafficate da parte dell’autorità federale.
