lunedì, 23 Dicembre 2024

Eurocontrol: nel 2009 calo record di voli in Europa (-6,6%)

Trend positivo solo per la Turchia ma Regno Unito, Spagna e Paesi Bassi a -10%

Record di calo dei voli in Europa nel 2009, con un -6,6% rispetto al 2008. Secondo i dati di Eurocontrol (l'organizzazione europea per la sicurezza della navigazione aerea), il totale dei voli l'anno scorso è stato di 9,4 milioni e il traffico è sceso in modo più consistente nel primo semestre rispetto al secondo (-8,6% e -4,8%). E per il 2010 è previsto un debole aumento del numero dei voli in Europa pari all'1,7%, rispetto a una media storica più vicina al 4%. "Ci sono segnali di miglioramento economico – osserva David McMillan, direttore generale di Eurocontrol – in quanto alcuni Stati sono usciti dalla recessione. Tuttavia, permangono rischi al ribasso, se la ripresa economica va in stallo. Nella situazione attuale, le previsioni per il 2011 sono molto incerte e la crescita è prevista sotto la media del 3,2%". Dello stesso avviso anche secondo il direttore generale della Iata, Giovanni Bisignani: "abbiamo avuto – ha spiegato – dieci anni terribili. Ci vorranno almeno tre anni per tornare al livello di crescita che abbiamo perso". Secondo Bisignani, inoltre, altre compagnie falliranno, dopo le 34 che sono uscite dal mercato a partire dal 2008.
Nel 2009 il traffico giornaliero medio in Europa è stato di circa 25.800 voli, rispetto ai 27.700 nel 2008. Tutti gli Stati hanno registrato meno voli ma il calo maggiore ha interessato Regno Unito, Spagna e Paesi Bassi con circa il -10% rispetto al 2008. Crescita moderatamente forte per la Turchia (+4%), guidata dalla domanda interna e internazionale. Tutti i segmenti di mercato si sono ridotti, ma il Business, il Cargo e il Charter sono stati i più colpiti (circa -15% rispetto al 2008). Prima il low cost poi il settore d'affari sono tornati a crescere, seppure debolmente, nelle ultime settimane dell'anno. Per il segmento più ampio del mercato, quello dei vettori tradizionali, solo il maltempo ha impedito un ritorno alla crescita a gennaio.

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