Le sicurezza delle ferrovie italiane non è al passo con i tempi. E’ la conclusione a cui sono giunti il Procuratore di Bologna e il Pm Enrico Cieri al termine dell’inchiesta svolta con la Polfer sul disastro ferroviario di Bolognina di Crevalcore, nel bolognese, che il 7 gennaio 2005 provocò 17 morti e decine di feriti per lo scontro sulla linea Bologna-Verona tra un treno interregionale e un merci. “Il sistema ferroviario nazionale sconta tuttora un forte ritardo nell’istituzione di un moderno ed efficace sistema di sicurezza ferroviaria”. Secondo i Pm il ritardo nella sicurezza “è stato accumulato nel corso degli anni e riguarda non solo la dotazione tecnologica dell’infrastruttura ma la complessiva organizzazione della sicurezza ferroviaria”. Questo malgrado le “ingenti risorse economiche erogate dallo Stato”. Fs replica sottolineando come “i dati ufficiali della sicurezza ferroviaria italiana relativi al 2006 dimostrano che i risultati sono migliorati rispetto al 2005, anno dell’ultima classifica ufficiale dell’UIC (Union International de Chemins de Fer), in cui l’Italia già era al primo posto in Europa per la sicurezza ferroviaria con dati migliorati rispetto anche al 2004”.