Nuovi rincari, seppur inferiori ai precedenti, per i treni a lunga percorrenza, che non hanno contratti di servizio. Nella fattispecie si prevedono aumenti del 5% all’anno dal 2009, secondo quanto previsto dal piano industriale 2007-2011. A ribadire il concetto il presidente delle Ferrovie, Innocenzo Cipolletta. I passeggeri dei treni di lunga percorrenza Alta Velocità, Intercity, Eurostar, Tbiz (business class), hanno pagato quest’anno un 15% in più il biglietto (ma chi acquista sul web ha uno sconto del 5%) perché l’aumento comprende anche quello dell’ottobre scorso. Il rincaro precedente era stato nel gennaio 2007, dopo sei anni di blocco dal luglio 2001. I ricavi per Ferrovie restano, comunque, inferiori se paragonati a quelli di altri paesi europei: nel 2007 Ferrovie ha avuto ricavi di 7,2 centesimi per passeggero/chilometro rispetto agli 11,6 della Francia e al 9,6 della Germania, con un delta inferiore compreso fra il 40 e il 70%. Vivendo con ricavi di mercato, è possibile che venga soppresso su alcune tratte in cui è in sofferenza. Peraltro, gli aumenti del prezzo del carburante pesano anche su Ferrovie e sui costi di produzione. Intanto, sull’alta velocità la concorrenza si prepara. Oggi Luca Cordero di Montezemolo e Diego Della Valle presenteranno ufficialmente il progetto ‘Nuovo trasporto viaggiatori’ con treni di lusso, supermoderni e superveloci a partire dal 2011.
