Fino a qualche giorno fa erano solo indiscrezioni. Ora la conferma arriva dalla viva voce dell’amministratore delegato delle Ferrovie, Mauro Moretti. Biglietti dei treni più cari a partire dal prossimo anno con un aumento di circa il 15% che riguarderà i treni di fascia alta delle grandi direttrici del Centro Nord, Eurostar e Alta velocità. Immediate le proteste dei consumatori che che minacciano ricorsi al Tar e parlano di "ennesima stangata" sulle tariffe Fs che si tradurrà in un aumento annuo per le famiglie di 90-120 euro l’anno. La tratta Catania-Torino, ad esempio, costa oggi in prima classe 154 euro e 108 euro in seconda, che, con un rincaro del 15%, arriverà a 178 euro in prima classe e 125 euro in seconda. Molto di più, denunciano le associazioni dei consumatori, dei circa 80 euro che si riescono a pagare prenotando un volo low cost.
Una parte dei prezzi dei biglietti, ha spiegato Moretti, “non dipende da noi”. I treni regionali sono finanziati dalle Regioni e sono quest’ultime, insieme ad Fs, a stabilire il livello tariffario. L’ulteriore parte dei treni del servizio universale, "sono oggetto di discussione con il governo, non potendo le Ferrovie su quelle tratte praticare prezzi di mercato". La fetta di tariffe libere riguarda invece la fascia redditizia dei collegamenti relativa soprattutto al centro-nord per i treni Eurostar e Alta Velocità e sarà questa principalmente interessata dai rincari. “Siamo in una situazione curiosa – ha rilevato Moretti – Le nostre tariffe sono metà di quelle francesi e quasi un terzo di quelle tedesche, però tutti ci chiedono qualità tedesca e francese ma prezzi polacchi”.