Fs, Legambiente: meno treni ma biglietti più cari

Ultimi in Europa a livello infrastrutturale e per la qualità del servizio

Nonostante negli ultimi due anni ci sia stato un aumento dei passeggeri (+7,8%, ogni giorno circa 3 milioni di pendolari usano il treno), i treni sono diminuiti e le tariffe dei biglietti sono aumentate. Lo rileva il rapporto 'Pendolaria 2011' di Legambiente che lancia un 'sos' al governo, dopo i tagli subiti quest'anno: meno 462 milioni di euro assegnati a Trenitalia per il trasporto ferroviario regionale (da 2.028 milioni di euro del 2010 a 1.566 quest'anno). E – si legge nel dossier – "la situazione non migliorerà nel 2012". Mancano "ancora 400 milioni per i bilanci 2011 e oltre 200 per il 2012. Per il 2013 si prevede di intervenire con un contributo sull'accisa".
Il quadro si completa con il confronto con il resto d'Europa: a livello infrastrutturale siamo "innegabilmente arretrati". Il punto più critico è la rete di metropolitane, siamo all'ultimo posto in valore assoluto con soli 176 km. Stesso discorso per le ferrovie suburbane che contano in totale 595,7 km di estensione (2.033 km in Germania, 1.770 in Gran Bretagna).
E non siamo da meglio in qualità del servizio, cioè – osserva Legambiente – "treni moderni, veloci, puntuali". I nostri treni pendolari sono, infatti, quelli che "viaggiano più lentamente in Europa" a 35,5 km/h (51,4 in Spagna, 48 in Germania, 46,6 in Francia e 40 nel Regno Unito). Per manifestare contro i tagli sono stati molti i blitz di protesta in stile 'natalizio'. Legambiente insieme con i pendolari – da Genova a Torino, da Venezia a Reggio Calabria, da Salerno a Milano – hanno chiesto una "seria politica di investimenti" e al "ministro Passera di affrontare il tema del servizio universale".

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