Le Ferrovie dello Stato manterranno gli abbonamenti per i pendolari dell’alta velocità. È qiuanto ha affermato Renato Mazzoncini, ad del Gruppo, che annuncia anche l’arrivo di biglietti integrati con altri sistemi di mobilità urbana e metropolitana entro fine 2017.
Manzoncini non manca di sottolineare che il concorrente privato Ntv, invece, ha tolto gli abbonamenti per i propri pendolari. “Manteniamo gli abbonamenti, ciò che non ci piace è che una delle due aziende che si divide il mercato con noi non li fa e credo che non sia sportivo. È una mossa che non ci piace”, ha detto Mazzoncini.
L’operatore ferroviario privato ha infatti eliminato nel corso di quest’anno gli abbonamenti sulla Torino-Milano e sulla Milano-Bologna (rimasti sulla Roma-Napoli) perché sono insostenibili economicamente per i pochi treni a disposizione (25 convogli) e perché la società è ancora in fase di start up: le cose però potrebbero cambiare quando arriveranno i 12 nuovi treni, a partire da fine 2017.
Sugli abbonamenti il tema è anche quello dei nuovi diritti per gli abbonati Av decisi dall’Autorità dei trasporti e in vigore dal primo gennaio. “Per far fronte ai costi per soddisfare queste richieste, Fs, che oggi hanno circa 7 mila abbinamenti AV con un giro d’affari intorno ai 25 milioni di euro, stanno pensando di differenziare l’offerta – ha spiegato Barbara Morgante, ad di Trenitalia – si pensa ad un abbonamento lunedì-venerdì e un altro lunedì-domenica, con costo superiore. Sul fronte dei biglietti integrati, invece, l’idea è di arrivare ad abbonamenti che integrino il treno con altre modalità (dal bus al car sharing)”.
Sul fronte industriale, invece, il Gruppo va avanti sui due dossier aperti: da una parte la fusione con Anas, su cui Mazzoncini si dice fiducioso, nonostante ci siano ancora alcuni nodi da sciogliere nella legge di bilancio; dall’altra lo sbarco in Borsa, un’operazione abbastanza semplice, con orizzonte confermato al secondo semestre 2017.
Rischia di essere invece un po’ più complessa la trattativa per Trenord. “Le Fs sono pronte ad “aprire un tavolo con la Regione Lombardia”, ha ribadito Mazzoncini. Ma Fnm, che controlla l’altro 50%, precisa che non c’è alcuna trattativa finalizzata alla cessione di quote”: il mandato ricevuto dal Governatore Maroni, ha puntualizzato il presidente Andrea Gibelli, riguarda l’apertura di un tavolo sugli investimenti.
Intanto le Ferrovie continuano a guardare all’estero: il gruppo ha presentato una manifestazione di interesse per la società greca Rosco, che fa manutenzione alle ferrovie greche Trainose, già acquisite da Fs.