I conti del 2011 di Ferrovie dello Stato Italiane sono "molto positivi, migliori del 2010". Lo ha detto l'amministratore delegato del gruppo Mauro Moretti, precisando che "si conferma il nostro trend positivo per Ebit ed Ebitda e anche il risultato netto nonostante i nostri problemi sul debito che abbiamo ereditato". "Questo ci permette – ha aggiunto – di continuare i nostri investimenti, che sono di 12 miliardi" di cui "1,5 sono per l'Alta Velocità, mentre gli altri sono per il trasporto normale e, in particolare, 2,5 miliardi per i treni regionali".
"Stiamo facendo il possibile – ha sottolineato ancora Moretti – abbiamo risanato i conti che è un nostro dovere. Abbiamo tirato fuori i soldi per gli investimenti, ma ora occorre che per il trasporto ferroviario ci avviciniamo almeno, non dico agli altri Paesi, ma a quello che viene speso per la gomma. Questo è un piccolo obiettivo irrinunciabile". L'ad ha anche ricordato che l'azienda ha condotto una "trasformazione drammatica: stavamo chiudendo e oggi siamo quasi alle vette dell'attrazione per i giovani laureati".
Il presidente delle Fs Lamberto Cardia ha invece precisato che "il miglioramento del servizio è uno degli obiettivi delle Ferrovie, che in qualche linea sono vicine alla perfezione, mentre altre hanno bisogno di finanziamenti dalle regioni". Quindi ha spiegato che "con un finanziamento di non grandi dimensioni si potrebbe avere un effetto moltiplicatore sul miglioramento del servizio, sul rinnovo delle vetture e anche in termini di occupazione". Per il presidente, infine, aumentare le tariffe è "una decisione politica".
