Ieri sciopero di un’ora oggi, dalle 13 alle 14, del sindacato Orsa contro l’applicazione dell’accordo tra Ferrovie e gli altri sindacati di categoria che prevede un solo macchinista alla guida dei treni. La novità, che riguarda al momento 3.600 convogli, è stata introdotta in concomitanza con il nuovo orario estivo. Lo sciopero ha prodotto diverse soppressioni e molti ritardi di convogli ferroviari, in particolare nel trasporto regionale. "L’ Orsa, sotto la ‘minaccia’ dell’ennesima precettazione – scrive la sigla autonoma in una nota – ha scelto di ridurre lo sciopero a un’azione simbolica per segnalare all’opinione pubblica e all’utenza che le Fs, dopo aver desertificato le stazioni, stanno adesso riducendo il personale a bordo dei treni”. Proteste anche da parte delle associazioni dei consumatori ma per motivi diversi. “Ancora una volta vi sono aumenti camuffati, poiché oltre ad aumenti del 10% sulle tariffe vi saranno diritti di prenotazione che costeranno in termini fissi indistintamente per tutte le tratte” scrivono Adusbef e Federconsumatori. Polemiche anche a proposito della trasformazione dei biglietti da aperti a chiusi. “Non neghiamo che il superamento della obliterazione e l’assegnazione di un posto certo siano questioni da percorrere ma certo è che con l’attuale insufficienza dei mezzi di trasporto e con i ritardi endemici che il servizio pone, non solo si scade nel ridicolo quando si afferma la certezza del posto a sedere ma si mette a rischio in maniera consistente la validità per milioni di biglietti acquistati in caso di perdita delle coincidenze”. Le due associazioni chiedono “di ripensare a tali decisioni, aprendo nei prossimi giorni un serio confronto per soluzioni adeguate pena altrimenti di un ricorso al Tar”.