Fs, per Soprano qualità dei servizi dipende anche dalle Regioni

“I contratti si fanno in due, quindi dove ci sono Regioni che investono, hanno strutture anche tecniche, allora gli accordi sono possibili. Ci sono altre Regioni, invece, in cui i servizi non sono pagati, scaduti da 600 a 700 giorni, altre in cui si è tagliato il 20% dei servizi”. Con queste parole Vincenzo Soprano, ad di Trenitalia (Gruppo Fs) si è espresso sui contratti di servizio per il trasporto ferroviario regionale.

Soprano, a margine dell’accordo firmato con il Veneto, per la proroga dei servizi ferroviari in attesa della gara per il nuovo gestore, ha ricordato che “il Lazio ha fatto un recupero da 450 milioni di euro di scaduto; oggi è fisiologico a quasi zero. Nel Veneto non è stato tagliato un treno, anzi ne sono stati aggiunti. Altrove non è così: non è una critica, ci saranno problemi di bilancio e pertanto non possono fare investimenti. E ci rimette ovviamente il servizio”.    
Soprano ha osservato che Trenitalia “è in concorrenza. Qui è importante il cliente, è lui a stabilire se si sta andando bene o male. Ci sono dei punti critici sulla rete, lo sappiamo, soprattutto dove abbiamo tagliato il 20% delle corse”.

Inoltre, Soprano è preoccupato per l’età dei treni: “non c’è un euro di finanziamento pubblico per comperare i mezzi – ha detto – E dal 2000 ad oggi, è naturale che il problema venga fuori. In alcuni regioni – ha ribadito – non riusciamo ad investire. Siamo indebitati con le banche, tra virgolette scontando il contratto con la Regione. Quindi, se mi presento alle banche per un investimento e chiedo un prestito, se il mio contraente è una Regione che paga come un orologio, bene. Diversamente, sono ovvie le difficoltà. Tutti i nostri contratti chiudono almeno a zero, altrimenti non possiamo farli. Di fatto – ha concluso – operiamo come un’azienda privata. Siamo in attesa dell’esito della gara in Emilia Romagna”.

editore:

This website uses cookies.