Si torna a parla di privatizzazione delle Fs domani, mercoledì 10 dicembre, con la riunione della task force costituita il 19 novembre scorso con l’azionista Tesoro. Al momento tutte le ipotesi sono sul tavolo, con in pole position quella della quotazione dell’intera holding, e l’orizzonte temporale per la privatizzazione ormai viene considerato dagli addetti ai lavori il 2016, e non più la seconda metà del 2015. Intorno allo stesso tavolo sederanno il ministero dell’Economia (azionista al 100% di Fs), il ministero dei Trasporti e i vertici del gruppo.
La riunione, secondo quanto si apprende, servirà ad iniziare il lavoro sul quadro regolatorio (contratto Rfi, contratti regioni) e per discutere sulla chiusura delle procedure comunitarie (ce ne sono due aperte in materia di aiuti di stato). In particolare, sul fronte del quadro regolatorio, restano aperti i nodi dell’incertezza dei pedaggi sull’alta velocità e le modalità di gestione delle gare del trasporto regionale.
Sulla privatizzazione di Fs il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi ha confermato qualche giorno fa che al momento l’opinione prevalente è seguire la strada della quotazione in Borsa, così come avvenuto per altri grandi Gruppi come Eni ed Enel. Intanto le Ferrovie dello Stato stanno trattando con Terna per la cessione della rete di alta tensione.