Governo: 7 priorità per riorganizzare il sistema aeroportuale

Avviato doppio tavolo, uno su sistema e l’altro sul contratto. Nuovo incontro l’8 ottobre

Un doppio tavolo per fare il punto, da una parte sul sistema dell'industria del trasporto aereo e dall'altra sul contratto di settore. E' quanto è stato deciso nel corso del tavolo sul trasporto aereo avviato al ministero dei Trasporti alla presenza del sottosegretario Guido Improta. Le parti si sono date appuntamento per l'8 ottobre, quando si proseguirà a parlare di sistema. 
Al tavolo, durato oltre due ore, hanno partecipato undici soggetti (quattro associazioni di categoria, quattro organizzazioni sindacali, Enac, Enav e ministero). 
Entro mercoledì le associazioni datoriali dovranno formalizzare la disponibilità al tavolo sui contratti, mentre entro venerdì tutti i soggetti coinvolti dovranno preparare un'analisi sintetica sulle cause della crisi. L'obiettivo del tavolo è che nell'arco di uno-due mesi si arrivi a mettere a punto un intervento regolatorio e legislativo per il settore.
Nel corso della riunione, Improta ha illustrato le sette priorità per riorganizzare il sistema aeroportuale contenute nelle linee guida del Piano degli aeroporti approvate nell'ultimo consiglio dei ministri insieme al Def (Documento di economia e finanza).  
Per quanto riguarda il Piano vero e proprio Improta ha ricordato che c'é l'impegno del ministro Passera e del viceministro Ciaccia ad approvarlo entro fine dicembre, "ma da tutte le forze riunite – ha sottolineato Improta – è arrivato l'invito pressante ad accorciare questi tempi. Mi pare – ha aggiunto – che la situazione sia abbastanza matura, e il fatto che le linee siano state inserite nel Def significa che non ci sono nodi politici".
Le sette priorità sono: evitare la realizzazione di nuovi aeroporti laddove sia possibile utilizzare strutture già esistenti con capacità da potenziare; considerare di interesse nazionale gli aeroporti e i sistemi aeroportuali inseriti nella 'Core network' della rete transeuropea; sottrarre al traffico commerciale gli aeroporti inseriti nella Comprehensive Network (rete globale di trasporto europea); incentivare la costruzione delle cosiddette 'reti aeroportuali' gestite da un unico soggetto; riorganizzare i servizi di navigazione; riorganizzare i servizi forniti in ambito aeroportuale con costi a carico dello Stato; programmare gli interventi per il risanamento finanziario e gestionale delle società aeroportuali.

 

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