Iata: checkpoint futuro sarà tunnel di sicurezza con meno controlli

Bisignani vuole liberare il passeggero dell’incubo dei controlli di sicurezza

Il checkpoint del futuro sarà un tunnel di sicurezza in cui il passeggero non deve aprire i bagagli, fermarsi o svestirsi. Un tunnel che liberi il passeggero dall'incubo dei sempre più complessi controlli senza tuttavia minare la sicurezza. L'idea è del direttore generale e ceo della Iata, Giovanni Bisignani. Nel tunnel del futuro, i passeggeri potrebbero identificarsi con l'impronta digitale, un passaporto biometrico o un boarding pass sul telefonino. Le informazioni sul viaggiatore consentirebbero di tracciarne un profilo-rischio in base al quale sarebbe indirizzato verso uno dei tre tunnel di screening  a secondo del livello di sicurezza ritenuto necessario, ha spiegato il numero uno della Iata. Per giungere a questo, saranno tuttavia necessarie tecnologie non ancora disponibili, ma progressi sono in corso in Israele e in Francia. Per questo il compito di tradurre il progetto in realtà spetterà al successore di Bisignani, attuale ceo della Cathay Pacific: Tony Tyler, che subentrerà all'italiano nel luglio 2011.

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