lunedì, 6 Maggio 2024

Iata: nel 2006 profitto operativo di 10 mld di dollari

Bisignani: “Rallenta la crescita pax ma i rendiconti finanziari migliorano”

Crescita più lenta ma più proficua secondo i dati di traffico relativi al 2006 diffusi da Iata. La crescita globale del traffico passeggeri è infatti rallentata dal 7,6% registrato nel 2005 al 5,9% del 2006 mentre i coefficienti di carico medi relativi ai passeggeri hanno raggiunto il livello record del 76%, più del 75,1% del 2005. “La lezione del 2006 – ha dichiarato Giovanni Bisignani, direttore generale e ad della Iata – è che perseguire una crescita remunerativa conviene. Mentre la crescita passeggeri è rallentata, i rendiconti finanziari sono migliorati. Il settore ha ottenuto per il 2006 un profitto operativo approssimativo di 10,2 miliardi di dollari mentre le perdite nette sono state ridotte ad una proiezione di 500 milioni di dollari. La riduzione dei costi, migliori efficienze ed un’attenta gestione della capacità hanno messo il settore in condizioni di ottenere un profitto netto previsto nel 2007 per circa 2,5 miliardi di dollari”. Il Medio Oriente è stata la regione che è cresciuta più rapidamente, registrando una crescita annuale del 15,4% per il traffico passeggeri. Tutte le altre regioni, invece, hanno registrato una diminuzione dei tassi di crescita del traffico passeggeri rispetto al 2005. La riduzione più ampia ha interessato l’America Latina e il Nord America. “L’obiettivo principale del 2007 – ha concluso Bisignani – è l’efficienza. Tassi di crescita del traffico più lenti ed un’economia globale meno vigorosa incideranno sulla crescita dei profitti. Considerando l’intero settore, prevediamo che la crescita dei profitti si riduca dall’8% del 2006 al 4,5% nel 2007. Il miglioramento dei rendiconti finanziari dipende dal raggiungimento di ulteriori efficienze fuori bordo. Le compagnie aeree hanno ridotto i costi unitari non collegati al carburante di una media del 3,5% all’anno nel corso degli ultimi cinque anni. E’ giunto il momento che i partner presenti nel nostro settore lungo l’intera catena di valore, compresi gli aeroporti e i fornitori di servizi di navigazione aerea, raggiungano risultati analoghi”.

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