Il traffico aereo attraversa una fase di deciso rallentamento. Complici l’aumento dei prezzi del petrolio ed economie sempre più deboli, se in questo stesso periodo, lo scorso anno si parlava di una crescita di circa il 6,7% quest’anno si registra il 4%.
“Un cambio di marcia verso il basso e le prospettive saranno le più tetre possibili” dice il presidente della Iata, Giovanni Bisignani, commentando i dati di traffico che riguardano aprile diffusi dall’Associazione.
Nel 2007 la domanda relativa al traffico passeggeri internazionale su base annua è cresciuta del 3%. La crescita della capacità del 5% ha visto i coefficienti di carico precipitare al 75,4%, in calo dell’1,5%. L’Europa, indica la Iata, "ha registrato una crescita su base annua pari all’1,6%, in calo rispetto al 3,7% registrato a marzo". I vettori del Nord America "hanno registrato una crescita della domanda relativa al traffico passeggeri internazionale pari al 3,8% mentre la capacità ha continuato a spostarsi sui mercati internazionali". Nell’area Asia-Pacifico la crescita della domanda è del 2,6% inferiore rispetto al 4,3% di marzo come conseguenza di un’economia giapponese in fase di rallentamento. Un particolare impatto hanno subito le rotte a lungo raggio verso il Nord America e l’Europa. Mentre "l’Africa ha proseguito la sua caduta libera con una contrazione del traffico del 5,6% ed una riduzione della capacità dell’8,7%".
I leader mondiali del settore dell’aviazione si apprestano a riunirsi in Turchia, ad Istanbul, per l’Annual General Meeting ed il World Air Transport Summit della Iata, il più importante appuntamento dell’anno.