Per colpa dei continui aumenti del prezzo del petrolio, le compagnie aeree subiranno un calo degli utili nel 2012. Secondo le previsioni della Iata, infatti, quest'anno l'industria del trasporto aereo registrerà utili per 3 miliardi di dollari con un margine dello 0,5%, in calo rispetto agli utili del 2011 stimati pari a 7,9 miliardi. Queste stime sono state riviste al ribasso per 500 milioni di dollari rispetto a quelle diffuse a dicembre. In compenso è stato scongiurato il quadro più negativo previsto nel caso di un peggioramento dalla crisi dei debiti sovrani nella zona Euro, quadro che a dicembre aveva costretto Iata a stimare perdite fino a 8 miliardi di dollari.
"Ora però – ha detto Tony Tyler, direttore generale e ceo di Iata – i rischi legati a un peggioramento della crisi dell'Eurozona sono stati rimpiazzati da un rischio ugualmente tossico, l'aumento del prezzo del greggio", quindi per le compagnie aeree anche il 2012 "continua ad essere un anno di sfide". Per quest'anno la Iata prevede un aumento della capacità complessiva dell'industria aerea (passeggeri più cargo) del 3,2% con un'espansione della domanda. La previsione è migliore di quando stimato nel dicembre scorso. In particolare la domanda dei passeggeri è prevista in crescita del 4,2%. Iata ha anche rivisto al rialzo il rendimento per entrambi i segmenti passeggeri e cargo, stimando per il 2012 un incremento del 2,0%, mentre le precedenti stime davano il rendimento stabile sui livelli del 2011. A livello globale la Iata prevede un calo generale dei profitti rispetto al 2011. Europa e Africa evidenziano perdite rispettivamente di 600 e di 100 milioni di dollari.