Ibar-Assaereo: aumento tassa imbarco graverà per 150 mln

Disincentiverà attratività turistica dell’Italia e alimenterà asimmetrie competitive con l’AV

"L'ennesimo aumento dell'addizionale comunale sui diritti d'imbarco previsto dal ddl Lavoro graverà sul settore per 150 milioni di euro l'anno". A lanciare l'allarme sono le compagnie aeree in Italia rappresentate da Assaereo ed Ibar. Secondo le due associazioni, "tale ulteriore incremento dei costi per le compagnie aeree e i passeggeri si aggiunge ai già annunciati aumenti delle tariffe per il controllo del traffico aereo (Enav), delle tariffe degli aeroporti a cui è concessa la possibilità di stipulare contratti di programma in deroga alla legge, dell'addizionale su Roma Capitale, del contestatissimo Ets e, non ultimo, dell'aumento del prezzo del carburante".   
"L'aggravio di 150 milioni di euro – si legge in una nota – rappresenta un evidente disincentivo all'attrattività turistica del nostro Paese, e alimenterà asimmetrie competitive con altre modalità di trasporto, che non dovranno sostenere tali oneri supplementari, come l'alta velocità ferroviaria relativamente alla quale lo Stato italiano è in evidente conflitto di interessi in quanto proprietario del principale operatore nazionale". Ulteriori aumenti di costo "non sono quindi assolutamente sostenibili dalle compagnie aeree e rischiano di compromettere la sostenibilità degli operatori e i livelli occupazionali che con il Ddl Lavoro si vorrebbero invece salvaguardare".

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