Le tariffe stracciate di Flixbus e Megabus penalizzano autolinee italiane

La concorrenza delle autolinee straniere pesa sempre di più sulle aziende italiane del trasporto passeggeri su gomma. “Con il mercato libero la competizione è sempre più dura mentre ci si è dimenticati degli operatori italiani. Qual è il futuro di quelli che da anni effettuano servizi da tutte le parti del Paese?” si chiedono Marino Bus, Buscenter, Baltour e Simet, sottolineando in una nota che “i due colossi, Flixbus e Megabus, adesso riuniti, potranno coronare sempre più facilmente l’obiettivo di conquistare milioni di viaggiatori in tutta Europa”.    

La differenza col passato, continua la nota, “è che prima dell’arrivo delle aziende straniere, le compagnie nazionali di trasporto con autobus di lunga percorrenza non sono mai state autorizzate a poter applicare tariffe di promozione così basse. Di conseguenza sono rimaste spiazzate dall’agguerrita campagna tariffaria, adottata dagli operatori stranieri. Questi, vendendo sottocosto, dal loro ingresso in Italia, nel 2015 giocano sul mercato la loro potenza finanziaria”.     

I gruppi stranieri che sono arrivati in Italia, secondo Gerardo Smurra presidente della Simet: “non hanno inventato nulla. E le compagnie italiane non rappresentano un freno all’innovazione. Piuttosto sono favorevoli alla liberalizzazione ma che sia regolata, non come quella in atto nel nostro Paese”.

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