Mosca contro la marea di taxi abusivi

Nuovo sindaco pensa a licenza, tariffe uniche, corsie privilegiate e aree riservate

Mosca tenta una nuova crociata contro i tassisti clandestini, che controllano gran parte del mercato. Dopo il naufragio della legge votata nel 2008 dalla Duma cittadina, il nuovo sindaco della capitale Serghiei Sobianin ha annunciato l'intenzione di stroncare il fenomeno introducendo una quota o una licenza per i tassisti regolari, con tanto di esame di guida, lingua russa e conoscenza della città e magari anche dell'inglese. Il primo cittadino pensa anche a tariffe unificate valide per tutti gli operatori e a sanzioni pesanti per i tassisti clandestini. Quelli regolari, invece, secondo il sindaco, godranno di aree riservate in stazioni ed aeroporti e potranno utilizzare le corsie privilegiate dei mezzi pubblici. Per la svolta, tuttavia, sarà necessario l'ok delle autorità federali.
A Mosca si stima che girino circa 40 mila taxi, di cui solo 10 mila con regolare licenza (e insegna). La prassi più comune resta quella di salire a bordo di vetture private concordando preventivamente una tariffa con il conducente, che può essere un tassista abusivo ma anche un semplice guidatore che arrotonda dando uno 'strappo' lungo il suo tragitto o facendo una piccola deviazione. Ma non senza rischi per i passeggeri e soprattutto per i turisti.

 

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