"I membri Iata sono i più grandi utilizzatori degli slot negli aeroporti italiani" e "per assicurare che la capacità negli aeroporti esistenti e il traffico delle compagnie si muovano in un contesto di cooperazione il più efficiente possibile, Iata indirizza le linee guida programmate in tutto il mondo e quindi favorisce lo sviluppo di regole globali per quanto riguarda la gestione degli slot. Senza questi standards globali, le compagnie non sarebbero in grado di operare al meglio le rotte di traffico internazionali". E’ uno dei passaggi della lettera inviata dall’amministratore delegato e direttore generale della Iata, Giovanni Bisignani, al ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi dopo aver appreso "con vivo stupore" che il ministro "non avrebbe ritenuto necessario richiedere alcun parere alla Iata" sulla decisione di trasferire da Assoclearance a Enav la gestione degli slot negli aeroporti italiani. Il Governo italiano "ha certamente il diritto di non richiedere l’opinione Iata – prosegue Bisignani – Mi consenta tuttavia di rilevare che tale atteggiamento non sarebbe la scelta migliore per la salvaguardia degli interessi dell’industria del trasporto aereo italiano sia per quanto concerne i temi dell’occupazione, sia per i benefici economici che questa industria ha, nel complesso, per il nostro Paese. Mi permetta infine di rilevare che tale posizione offrirebbe un’immagine fortemente negativa dell’Italia alla comunità internazionale".