Nuovo sciopero del personale di terra di Lufthansa in Germania, stavolta per due giorni. Il sindacato del pubblico impiego “Ver.Di” (o Verdi) ha indetto un’astensione dal lavoro dalle 4 di giovedì 7 e alle 7.10 di sabato 9 marzo che potrebbe colpire oltre 200 mila passeggeri. Per questo la compagnia è disposta a negoziare anche con brevissimo preavviso, a condizione che il sindacato “Verdi” sospenda l’annunciato astensione dal lavoro.
Già il mese scorso centinaia di migliaia di passeggeri e i principali aeroporti tedeschi erano stati colpiti tre volte dallo sciopero del personale di sicurezza e di quello di terra. “Con questa posizione intransigente, il sindacato sta danneggiando l’azienda, molte centinaia di migliaia di clienti e i dipendenti delle nostre compagnie”, ha dichiarato Michael Niggemann, responsabile delle risorse umane di Lufthansa. Nell’annunciare lo sciopero il sindacato ha annunciato il fallimento di un quarto round negoziale. Il bonus anti-inflazione richiesto è di 3.000 euro. Lufthansa ha dichiarato che Verdi sta “deliberatamente cercando un’escalation piuttosto che una soluzione” della vertenza e che attuerà un piano d’emergenza. La compagnia presenta i propri conti giovedì.
Ma sono attesi disagi anche per chi deve viaggiare in treno. Dopo lo sciopero più lungo della storia delle ferrovie tedesche, i sei giorni di fine gennaio, il sindacato “Gdl” ne ha annunciato per giovedì uno di “35 ore”, a simboleggiare l’obbiettivo della sua vertenza: una riduzione dell’orario di lavoro di tre ore per i turnisti, a parità di retribuzione. Anche stavolta si prevede che si fermi circa l’80% dei convogli a lunga percorrenza e un numero variabile di quelli locali a seconda delle regioni. Il capo del sindacato, Claus Weselsky, ha annunciato che in seguito ci saranno anche scioperi a sorpresa e non ha escluso di colpire anche i viaggiatori del periodo pasquale.