Tirrenia, al via il processo di privatizzazione

Matteoli: tempi non brevi, chiederemo a Ue proroga convenzione

Parte ufficialmente la privatizzazione di Tirrenia. Il consiglio dei ministri ha infatti deliberato la definizione dei criteri di privatizzazione e delle modalità di dismissione della partecipazione detenuta indirettamente dal ministero dell’Economia e delle finanze nel capitale di Tirrenia di Navigazione.  Secondo il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Altero Matteoli, “si tratta di un primo passo di una procedura che prevede tempi non brevi per essere completata”. Intanto il Governo, ha aggiunto, “avanzerà alla Commissione Europea una richiesta di proroga dell’attuale convenzione”, come misura tampone in deroga alle norme Ue che imporrebbero una gara, per avere il tempo di “attuare il processo di privatizzazione”. “Con questo provvedimento – viene spiegato – entra nel vivo la fase operativa di liberalizzazione del cabotaggio marittimo disposta dalla Finanziaria 2007”. Di privatizzazione di Tirrenia si era cominciato a parlare all’inizio del 2000 con un progetto di cessione che prevedeva, per la società dell’orbita Iri, una progressiva dismissione di quote. Il vero e proprio conto alla rovescia è partito nel 2007 con il via libera del Cipe alla bozza della nuova convenzione del gruppo Tirrenia. Un passaggio cruciale e propedeutico per il successivo ok di Bruxelles al rinnovo della convenzione e, appunto, la privatizzazione della società. Il contratto in corso scade proprio alla fine di quest’anno, il 31 dicembre 2008, e da qui l’accelerazione alla procedura di vendita della società. L’obiettivo del governo è quello di arrivare alla dismissione della società entro il 2009.

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