Tirrenia, l’informativa di Passera delude aspettative

Il ministro: per l’estate 2012 non ci sarà nessun pregiudizio per i viaggi e per l’utenza

Dal 14 novembre scorso sono stati aperti alla prenotazione e alla vendita tutti i collegamenti di Tirrenia per Sardegna e Sicilia: lo ha chiarito nell'Aula della Camera il ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera in una informativa sulle recenti vicende della compagnia facendo particolare riferimento alla questione dei collegamenti da e per la Sardegna.
Passera ha anche puntualizzato che per l'estate 2012 "non ci sarà nessun pregiudizio per i viaggi e per l'utenza e la continuità territoriale. Tirrenia – ha spiegato – é tenuta al rispetto degli obblighi di comunicazione, a partire dalle modifiche delle tariffe, in diversi casi con la necessità di preventiva espressa autorizzazione da parte del ministero, che gode di un potere sanzionatorio in caso di mancata ottemperanza senza giustificato motivo agli obblighi di convenzione".   
Il ministro ha poi detto di "seguire con particolare attenzione la definizione delle complesse procedure di vendita" della Tirrenia e, in particolare, "le varie fasi dell'indagine" dell'Antitrust europeo, "auspicando che possa essere trovata da parte dell'acquirente una soluzione condivisa con le istituzioni europee".
Ma le parole del ministro hanno deluso le aspettative della vigilia. Mauro Pili del Pdl parla di silenzio complice da parte del governo: "Da un super ministro ci si aspetta decisionismo e capacità di risolvere i problemi. Sul caso Tirrenia, invece, sceglie un attendismo che rischia di coprire la speculazione pubblico-privata sulla continuità territoriale".
Sconfortato anche Aurelio Misiti di Grande Sud: "il ministro ha esposto la storia della privatizzazione della società statale così come l'ha sempre vista il commissario D'Andrea. Nemmeno una parola di biasimo sulla sciagurata decisione del commissario di tagliare le corse della linea Olbia-Civitavecchia ed eliminare quella tra Olbia e Genova, impedendo di fatto la continuità territoriale tra l'isola e la terraferma. E' indispensabile, invece – ha concluso Misiti – che nella fase transitoria fino a giugno le corse siano ripristinate, sconfiggendo il ‘cartello' costituito dai privati che comporta danni economici notevoli ai cittadini sardi e alle imprese".

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