Treni troppo vecchi, lenti e lontani dagli standard europei con un’età media dei convogli in circolazione sulla rete regionale che è di 18,6 anni e il 45% ha più di 20 anni di età. Questo il quadro che emerge dallo studio ‘Nuovi treni per città più vivibili’ realizzato da Legambiente, con il contributo di Ansaldo Breda (la società di Finmeccanica), in cui si analizza la situazione delle infrastrutture e del trasporto ferroviario nelle città.
Il report – presentato a Milano – si concentra su treni regionali, metropolitane e tram: in Italia sono 3.290 i treni in servizio nelle regioni e la Lombardia è la regione che ha acquistato più treni nuovi (125, pari al 19% del totale nazionale), seguita dall’Emilia Romagna (72 treni tra revamping e nuovi), poi la Campania (63).
“Serve un programma nazionale per 1.600 nuovi treni nelle città italiane – osserva Edoardo Zanchini, vicepresidente nazionale di Legambiente – in modo da avere un servizio di livello europeo per i pendolari e rispondere alla nuova domanda di mobilità aiutando la vivibilità nelle città”.
L’Italia è indietro rispetto all’Europa: in totale la lunghezza delle linee di metropolitane in Italia è pari a 227,5 chilometri; lontana da città come Madrid (290,3) e Londra (464,2); quanto alle linee ferrovie suburbane, in Italia la rete totale è di 637,6 km mentre in Germania sono 2.033,7, 1.815,4 nel Regno Unito e 1.400,4 in Spagna.