Sono in vendita i biglietti dei treni previsti dal nuovo orario ferroviario 2007-2008 che entrerà in vigore domenica 9 dicembre. Tuttavia, il nuovo orario al momento è disponibile solo per l’80%: il restante 20% pari a 8.000 treni infatti riguarda il pacchetto dei treni oggetto di trattativa con il governo, e tra questi alcuni potrebbero essere soppressi. Si tratta dei collegamenti – Eurostar, Intercity, treni regionali – che rientrano nel cosiddetto ‘servizio universale’, "non economicamente sostenibile – spiegano dalle Fs – sui quali si sta trattando; in base alle risorse che verranno rese disponibili si deciderà quali collegamenti fare e quali no". Tra questi, un elenco di 12 Eurostar relative alle tratte Roma-Ancona, Roma-Reggio Calabria, Roma-Lecce, Roma-Taranto, Roma-Perugia. Dal governo, intanto arrivano rassicurazioni su questo fronte. Secondo alcune fonti si sta lavorando per trovare in Finanziaria le risorse necessarie a garantire i collegamenti attuati da Trenitalia per il servizio universale. Si tratta di 94 milioni di euro, che insieme ai 160 milioni già previsti in manovra, raggiungerebbero la cifra di 254 milioni, tale da consentirebbe alla società di non sopprimere i collegamenti non remunerativi sul mercato. In ogni caso, il nuovo orario comprenderà un numero inferiore di treni rispetto a quello in vigore, affermano le Fs. Un’offerta che potrebbe essere contratta di circa il 5%, pari a 400 treni al giorno. Il nodo verrà sciolto nelle prossime ore: "L’offerta in vendita riguarda la maggior parte dei treni previsti dal nuovo orario e in particolare quelli sui quali si concentra la domanda più consistente. I restanti treni – riferisce una nota – saranno messi in vendita nei prossimi giorni quando saranno concluse le procedure per la definizione dei contratti di servizio con le istituzioni interessate". Protestano le associazioni dei consumatori che chiedono un tavolo urgente al governo: “il servizio ferroviario viene ridotto ulteriormente e reso più caro: a novembre è stata abolita la tariffa nazionale degli interregionali (aumento medio del 10%), poi sono stati aumentati i biglietti singoli del 10%, ora si riparla di nuovi aumenti all’inizio dell’anno, ma non si notano miglioramenti sensibili del servizio, anzi”.