sabato, 18 Maggio 2024

Ue: Italia nel mirino per aerei paesi terzi

Inviato un parere motivato, ma il caso potrebbe finire alla Corte di giustizia

La Commissione europea ha deciso di inviare un parere motivato all’Italia, ma anche al Lussemburgo, per la mancata notifica a Bruxelles delle misure di attuazione della direttiva sulla sicurezza degli aerei di paesi terzi che utilizzano aeroporti comunitari. L’esecutivo Ue ha così avviato la seconda fase del procedimento di infrazione e, qualora l’Italia non dovesse rispondere entro due mesi, il caso potrebbe finire davanti alla Corte di giustizia Ue. Per garantire un livello di sicurezza elevato ed uniforme nell’aviazione civile europea, la direttiva 2008/49/Ce armonizza le norme e le procedure per le ispezioni a terra degli aeromobili dei paesi terzi che atterranno negli aeroporti degli Stati membri. La direttiva prevede che gli Stati membri possano prendere misure nei confronti degli aeromobili e/o dei loro vettori qualora, all’esito delle ispezioni, gli apparecchi non risultino soddisfare le prescrizioni di sicurezza. La norma stabilisce inoltre regole armonizzate sulla formazione e la qualifica del personale addetto alle ispezioni.

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